CASA LOLI | Montereale Valcellina (PN)
Recuperare un edificio con una memoria storica definita e attualizzarlo ai requisiti prestazionali normativi odierni ha rappresentato l’occasione per riflettere sul ruolo che l’architettura contemporanea deve avere in un progetto di riqualificazione. Allo stesso modo ripensare ai materiali tradizionali e alle tecniche locali ha l’obiettivo di rileggere il passato in un’ottica futura.
In questo edificio il rispetto per la tradizione vernacolare, l’innovazione architettonica e il contenimento dei consumi hanno concorso a realizzare una casa moderna, confortevole e a energia quasi zero.
Il fabbricato, che appartiene alle compatte cortine edilizie affacciate sulle vie dei centri storici della pedemontana friulana e dotate internamente di spazi e volumi inaspettati, era uno dei pochi ancora rimasto inalterato a seguito della insensibile ricostruzione post sisma del 1976.
Fin da subito il programma di intervento è stato indirizzato a salvaguardare la memoria della preesistenza, evitando di intraprendere ambigui recuperi. Un’accurata analisi filologica ha portato a usare materiali, finiture e gradazioni di colori compatibili con l’esistente, a consolidare la struttura e a efficientare l’involucro dotandolo di un’impiantistica adeguata al fine di consumare meno energia possibile.
Una tecnologia a secco posta verso il lato interno funge anche da cavedio di distribuzione per gli impianti e coibenta l’involucro. La difficoltà di accesso alle reti impiantistiche ha privilegiato l’utilizzo di una sola fonte energetica, un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo che rende autosufficiente il fabbricato e che alimenta una pompa di calore.
Progetto: Dalz Architettura
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 45 di azero